Batterie per camper: quanto durano?

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Il tema dell’indipendenza energetica è di primaria importanza per qualsiasi camperista.

Viaggiare in camper significa infatti spostarsi all’insegna della libertà e dell’avventura e non sempre è possibile fare affidamento sulle colonnine energetiche o sui servizi erogati da aree di sosta e campeggi.
La batteria di servizio, insieme ai pannelli solari, sono quegli elementi che garantiscono tutta l’autonomia energetica di cui si ha bisogno.

Batteria dei servizi: attenzione alla scelta!

Qualsiasi veicolo per poter essere messo in moto necessita dello spunto fornito da una batteria di avviamento, che serve quindi unicamente ad avviare il motore e a garantire il funzionamento delle apparecchiature elettroniche (radio, navigatore, clima etc..) presenti a bordo.
Nel caso dei camper la batteria di avviamento non è più sufficiente per alimentare anche tutti gli altri dispositivi elettronici presenti all’interno della cellula: il frigorifero, il piano a induzione, l’impianto tv, smartphone e computer sono solo alcuni esempi.
È opportuno quindi affidarsi alle cosiddette batterie dei servizi, ossia batterie ausiliare finalizzate unicamente ad alimentare tutti quegli elementi più energivori presenti a bordo.

Ecco perché, quando si parla di batterie dei servizi bisogna essere piuttosto precisi e attenti: una batteria di avviamento non è una batteria di servizio! Si tratta di batterie con grossi spunti iniziali ma che tendono a scaricarsi molto velocemente, sono accumulatori al piombo acido che sono pensate per avviare un veicolo e non per essere scaricate in maniera continua e prolungata.

Per queste ragioni, la batteria di avviamento e quella dei servizi hanno funzioni differenti e dovrebbero essere “isolate” per poter funzionare al meglio. Attraverso l’utilizzo di sistemi di separazione della carica è possibile evitare che l’utilizzo di una batteria tragga corrente anche dalle altre. Questo è fondamentale perché la batteria di avviamento deve essere sempre carica per poter avviare il motore, le batteria di servizio al contempo, non sono adatte per assolvere all’avviamento del motore in quanto non sono progettate per fornire alti spunti in un breve lasso di tempo.

Quali caratteristiche dovrebbe avere una buona batteria di servizio?

Una buona batteria di servizio dovrebbe avere delle specifiche caratteristiche per poter funzionare al meglio:

• scarica lenta

• reggere frequenti e rapidi cicli di carica e scarica

• sopportazione di scariche profonde

• avere una capacità commisurata rispetto ai consumi del tuo camper.


Quando si sceglie quale batteria utilizzare è sempre meglio sovrastimare il fabbisogno energetico di cui si avrà bisogno. La capacità delle batterie viene misurata in Ampere/ore (Ah), ossia la quantità di corrente erogata in un determinato quantitativo di tempo.Per stimare i consumi, si può ricorrere a strumenti esterni quali una pinza amperometrica e individuare il valore principale a cui far riferimento: il consumo espresso in Watt (W).

Ma quanto durano le batterie dei servizi?

L’autonomia energetica offerta dalle batterie di servizio cambia a seconda della tipologia di batteria stessa: Gel, AGM, Litio, PIombo. Le batterie non si scaricano infatti tutte alla stessa maniera: una batteria al piombo permette di sfruttare circa il 50% delle carica, quelle al litio l’80% invece.
Per stimare la durata delle batterie di servizio è quindi necessario innanzitutto conoscere quanta elettricità consumiamo sul nostro camper.
Fortunatamente, uno dei vantaggi delle nostre amate case su quattro ruote, è quello di poter sfruttare anche in mobilità fonti di energia sostenibili. Attraverso l’installazione di un discreto numero di pannelli solari sul proprio camper, si potrà tenere sotto carica le batterie di servizio senza temere di scaricarle del tutto e restare senza energia.


In conclusione quindi, è utile innanzitutto dotare il proprio mezzo di un parco batterie performante e adeguato ai propri consumi, in secondo luogo poi, sfruttare l’energia solare che, soprattutto nella stagione estiva, vi garantirà una lunga autonomia!

Pannello solare per camper

Le gomme per il camper: tutto quello che c’è da sapere.

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Lo sapete tutti che il camper è un mezzo che è in grado di offrire un’esperienza unica di vita e di viaggio a chi decide di acquistarlo.

Ma per viaggiare con serenità e sicurezza, è fondamentale scegliere sempre i giusti pneumatici.

In questo articolo prenderò in esame quelle che sono le gomme più adatte al camper, quali caratteristiche devono avere, e quali criteri considerare durante la loro scelta.

Le gomme per il camper

Le gomme su un camper devono essere montate secondo le specifiche indicate nel libretto di circolazione. In questo documento possono essere presenti più informazioni, con indicazioni spesso differenti dalle caratteristiche riportate dagli pneumatici già installati di serie. In tutti i casi è buono tenere a mente che un cambio con delle gomme aventi un diametro differente deve sempre essere accompagnato dalla sostituzione dei cerchi.

Nel libretto di circolazione possono essere indicate anche più marche di pneumatici, ma si tratta di un indicazione non vincolante. È possibile montare gomme di machi differenti a patto di rispettare le specifiche adatte per il camper in questione.

Che gomme montare sul camper?

Scegliere le giuste gomme per il camper significa prestare attenzione ad alcuni aspetti principali: sicurezza, durata, aderenza su asciutto e bagnato, comfort di guida e durata.

La prima considerazione da fare nella scelta delle gomme è quella di verificare le specifiche omologate dal costruttore del veicolo che sono presenti sul libretto di circolazione. Tra queste vi sono la misura degli pneumatici, indice di carico e il codice di velocità.

Gli pneumatici per camper sono inoltre facilmente distinguibili perché caratterizzate da fianchi rinforzati e rigidi per offrire una maggiore stabilità e capacità di carico rispetto alle autovetture tradizionali. Queste gomme riportano, inoltre, un’apposita indicazione rappresentata dalle marcature “C” e “CP” presenti sulla parte laterale:

• Il marchio C indica pneumatici aventi una struttura rinforzata sviluppata per il trasporto di carichi pesanti, e quindi appositamente studiati per veicoli commerciali, furgoni e camper.

• Il marchio CP (Camping Pneu) indica pneumatici appositamente realizzati per i camper, e che sono quindi in grado di offrire i più alti standard di sicurezza, resistenza all’usura e protezione in caso di sovraccarichi.

Alcuni pneumatici, inoltre, riportano una specifica denominazione contenente i termini “camper” o “camping”.

Quando si cambiano le gomme del camper?

I pneumatici del camper, diversamente da quanto accade per le auto, devono essere necessariamente cambiati ogni cinque anni, secondo una percorrenza media di circa 50.000 km. Dopo tale soglia, infatti, non è più garantita la tenuta e l’affidabilità della gomma, ed è quindi fortemente consigliato procedere alla sostituzione.

In qualsiasi altro caso in cui si riscontrasse un consumo anomalo o eccessivo, è sempre meglio richiedere il parere di un gommista, e procedere al cambio se necessario.

Gomme invernali o catene da neve?

Il codice della strada non risponde a questa domanda, sta ad ognuno di noi scegliere se optare per l’una o l’altra soluzione.

Un treno di pneumatici invernali, chiaro, è molto più costoso delle catene da neve. Una differenza che si percepisce materialmente in condizioni climatiche critiche di pioggia, ghiaccio e neve poiché garantiscono una buona tenuta di strada e spazi d’arresto brevi.

Un dilemma che può essere risolto semplicemente valutando l’utilizzo che NOI facciamo del camper.

In inverno utilizzi il camper sporadicamente o frequentemente? Sei un assiduo frequentatore della montagna e di mete sciistiche? Se la risposta è sì, converrà valutare l’acquisto di un treno gomme invernali per assicurarsi un maggior livello di sicurezza.

Come scegliere il miglior riscaldamento per il camper.

Durante la stagione invernale, se si vuole stare in camper è fondamentale avere a bordo un buon sistema di riscaldamento. Qualsiasi veicolo viene dotato di questi sistemi, e perciò non sempre ci si preoccupa di prestare attenzione alle caratteristiche e alle prestazioni dell’impianto.

Per questo è fondamentale sapere bene come funzionano.

Ma quali sono le principali soluzioni di riscaldamento? E quali scegliere? Come ci si scalda in un camper?

In camper in inverno!

Le soluzioni di riscaldamento per un camper son principalmente due, e si differenziano per la tipologia di carburante utilizzato: gas (GPL) o gasolio.

I sistemi di riscaldamento alimentati a gas sono spesso abbinati a un boiler, mentre la caldaia è abbinata a una serie di bocchette che rilasciano l’aria calda in tutti gli ambienti del camper. Questa soluzione è tanto più efficiente ed efficace all’aumentare della potenza della stufa, e del numero delle bocchette. Generalmente le stufe a gas hanno una potenza che varia dai 4 ai 6 Kw.

I sistemi di riscaldamento alimentati a gasolio sono molto efficienti in termini di consumi energetici e versatilità d’utilizzo. Consumano poca elettricità e consentono di risparmiare sul consumo delle bombole del gas.

Esistono un’infinità di proposte e dispositivi sul mercato per il riscaldamento di un camper. Tuttavia, ci sono due soluzioni che sono sicuramente tra le più apprezzate e diffuse:

Le marche più famose ed usate.

Webasto:

si tratta di sistemi di riscaldamento ad aria appositamente sviluppati per la cellula abitativa del camper. Consumi energetici ridotti, silenziosità ed economicità sono i principali punti di forza di questi dispostivi. Sono tra i più apprezzati dai camperisti perché molto semplici da installare e configurare; possono essere montati esternamente, oppure all’interno del veicolo; possono diventare la principale soluzione di riscaldamento, oppure essere abbinati a un impianto già preesistente.

Truma:

questi sistemi di riscaldamento offrono una grande versatilità d’utilizzo. Possono essere utilizzati sia con alimentazione elettrica a 230 V, essere alimentati a gasolio, o in alternativa essere impostati con un funzionamento misto per ottimizzare i consumi.

La scelta più conveniente

I sistemi di riscaldamento che ho analizzato presentano entrambi vantaggi e svantaggi, motivo per cui non è semplice definire quale sia la scelta migliore da fare. Cerchiamo di comprendere, quindi, quali sono i punti di forza dell’una e dell’altra soluzione, in modo da poter effettuare una scelta consapevole e coerente con le proprie esigenze.

I sistemi con alimentazione a gas sono sicuramente quelli più “puliti”, necessitano di minore manutenzione e non producono residui col passare del tempo. I consumi elettrici sono esigui, anche in fase di accensione e spegnimento, e sono quindi un’ottima soluzione per chi ama il campeggio libero. Lo svantaggio più importante di questa soluzione è però il consumo di gas: mediamente una bombola di gas di 10 kg, con un utilizzo intenso del riscaldamento, dura al massimo tre giorni. Questo è sicuramente un elemento da considerare e non sottovalutare.

Altro elemento a sfavore dell’alimentazione a gas, è la tipologia di gas stesso impiegato. Esistono, infatti, due tipologie principali di questo carburante: propano e butano.

L’alternativa al gas, è il gasolio come ho già anticipato. Questo è un sistema di riscaldamento molto più economico rispetto al primo, e per questo spesso preferito dai camperisti. Un impianto a gasolio va a pescare direttamente il carburante dal serbatoio, e quindi viene meno il problema dell’autonomia e dell’approvvigionamento di gas. Questo è indubbiamente un sistema perfetto per chi vuole utilizzare il camper nei mesi invernali per lunghi periodi.

Il principale svantaggio è rappresentato dai consumi energetici, piuttosto elevati nelle fasi accensione e spegnimento. Inoltre, anche i costi di manutenzione sono leggermente più elevati a causa dei residui che il gasolio tende a lasciare nel bruciatore, che necessita di una pulizia periodica.

Un altro metodo di riscaldamento che è possibile adottare sul proprio camper è il sistema Eberspacher con kit alta montagna che funziona direttamente con il gasolio del camper. Ottimo per il freddo e se ci si trova improvvisamente senza bombola.